Il 4 settembre Silvio Garattini et coll. annunciano sul BMJ il ritiro dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri da un progetto della Innovative Medicines Initiative, finanziato al 50% dall’Unione Europea e finalizzato a sviluppare un farmaco di proprietà della GlaxoSmithKline (GSK).
Le motivazioni del clamoroso ritiro conseguono alle inaccettabili condizioni dettate dalla GSK, la quale “pretende per sé il diritto di accordare o negare l’accesso ai dati dello studio e il controllo della loro pubblicazione”.
Secondo quanto riportato dall’inflessibile e scrupolosa legge 40/2004, le “Linee guida in materia di procreazione medicalmente assistita vengono aggiornate almeno ogni tre anni, in rapporto all’evoluzione tecnico-scientifica”.
Concepito in una fase di grande incertezza politica ed economica, il progetto Salviamo il Nostro SSN nasce dalla consapevolezza che, nonostante i tagli, un Servizio Sanitario Nazionale equo e universalistico è ancora sostenibile perché una quota consistente della spesa sanitaria viene sprecata in maniera intollerabile a causa degli obiettivi divergenti, conflittuali e opportunistici dei vari stakeholders.
In un momento di grande incertezza politica ed economica e, per ciò che riguarda la Sanità, di continue valutazioni sulla sostenibilità del SSN, è indispensabile porsi una semplice domanda: a che cosa serve un sistema sanitario nazionale?
In un momento storico in cui la sanità italiana attraversa un momento di crisi di sostenibilità senza precedenti, il titolo del post potrebbe sembrare una battuta infelice, e invece…
In condizioni di crisi economica due strategie permettono di sostenere le attività produttive: la prima consiste nell’investire meno risorse (tagli), la seconda nell’ottenere migliori risultati dalle risorse investite, previa identificazione ed eliminazione degli sprechi. 
Domani è il 21 dicembre 2012, data in cui, secondo la profezia Maya dovrebbe verificarsi un evento di natura imprecisata e proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato. Palle di fuoco? Tempeste e uragani? Città sommerse dall’acqua? Paesi distrutti da terremoti?
Le recenti valutazioni del Presidente Monti sulla limitata sostenibilità della sanità pubblica hanno seminato il panico tra tutti gli stakeholders della sanità italiana.
Rispetto a tre recenti sentenze giudiziarie correlate alla scienza i media nazionali, cavalcando l’onda del consenso sociale, hanno espresso una interpretazione pressoché univoca: finalmente giustizia è fatta per pazienti, cittadini e animali!
