Per attaccare alle persone l’etichetta di “malato” i medici si affidano in scienza e coscienza a definizioni e soglie diagnostiche di malattia stabilite da panel di esperti, generalmente pubblicate da linee guida e aggiornate secondo le innovazioni diagnostiche, l’efficacia di nuove terapie e i cambiamenti socio-culturali.
Cattivo pensiero: e se qualcuno interessato ad ampliare tali definizioni convincesse i professionisti responsabili di questi aggiornamenti ad abbassare le soglie diagnostiche per espandere il numero di malati e incrementare i profitti?