Vaccinazioni: 10 falsi miti da sfatare secondo l’OMS

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Inutilità, presunta inefficacia, effetti collaterali: il mondo dei vaccini è popolato da leggende metropolitane che condizionano pesantemente le preferenze dei cittadini, in particolare di genitori ansiosi e preoccupati per i loro piccoli.
ln occasione della settimana delle vaccinazioni (22-27 aprile), l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un decalogo di falsi miti, riportando le evidenze che smentiscono queste credenze popolari che inducono a sottrarsi alle vaccinazioni.

1. ll progressivo miglioramento delle condizioni igieniche porterà alla scomparsa delle malattie, per cui le vaccinazioni non sono necessarie. FALSO. Se interrompessimo i programmi di vaccinazione, le malattie che oggi possiamo prevenire con i vaccini si diffonderebbero nuovamente. Se è vero che migliori condizioni igieniche, il lavaggio delle mani e l’acqua pulita sono efficaci nel prevenire le malattie infettive, molte infezioni possono comunque diffondersi indipendentemente dal livello d’igiene. Se la popolazione non viene vaccinata, malattie oggi poco frequenti, come la poliomielite e il morbillo, riemergerebbero molto rapidamente.

2. I vaccini hanno diversi effetti collaterali a lungo termine ancora sconosciuti. La vaccinazione può anche essere fatale. FALSO. I vaccini sono molto sicuri: la maggior parte degli effetti collaterali sono di solito lievi e temporanei (es. dolore al sito di inoculazione, lieve rialzo febbrile). Gli eventi avversi molto gravi sono estremamente rari e vengono attentamente monitorati e studiati. E’ molto più probabile che la salute venga gravemente compromessa da una malattia prevenibile con un vaccino piuttosto che dal vaccino stesso. Ad esempio, la poliomielite può causare paralisi, il morbillo encefalite e cecità e alcune malattie prevenibili con le vaccinazioni possono anche causare a morte. Infine, se tutte le reazioni avverse gravi causate dai vaccini, morte inclusa, sono rarissime, i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i rischi: senza le vaccinazioni si conterebbe un numero enormemente più elevato di malati e di morti.

3. Il vaccino combinato contro difterite, tetano e pertosse e quello contro la poliomielite provocano la sindrome da morte improvvisa del lattante – sudden infant death syndrome (SIDS). FALSO. Non esiste alcun nesso di causalità tra la somministrazione di questi vaccini e la SIDS. Di fatto, poiché questi vaccini vengono somministrati nell’età in cui può verificarsi la SIDS, i decessi per SIDS sono semplicemente co-incidentali alla vaccinazione. È importante ricordare che queste quattro malattie sono potenzialmente fatali: i bambini non vaccinati sono a elevato rischio di mortalità o di gravi disabilità.

4. Dal momento che nel mio paese le malattie per le quali ci si vaccina sono in gran parte debellate, non c’è motivo di sottoporsi alle vaccinazioni. FALSO. Anche se molte malattie prevenibili con le vaccinazioni sono diventate poco frequenti o rare in molti paesi, gli agenti infettivi che le causano continuano a circolare in alcune parti del mondo. In un’epoca in cui gli scambi sono all’ordine del giorno, questi agenti possono attraversare i confini geografici e infettare chi non è protetto. Ad esempio Nell’Europa occidentale, dal 2005 focolai di morbillo sono stati segnalati nelle popolazioni non vaccinate di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Le vaccinazioni servono a proteggere sia noi stessi sia coloro che ci circondano: il successo dei programmi di vaccinazione dipende dalla collaborazione di ciascuno a garantire il bene di tutti. Per fermare la diffusione della malattie non ci si può limitare a fare affidamento sugli altri, ma occorre contribuire in prima persona facendo quanto è nelle nostre possibilità.

5. Le malattie infantili prevenibili con le vaccinazioni costituiscono solo uno sfortunato episodio della vita. FALSO. Le malattie prevenibili con le vaccinazioni non devono essere considerate “episodi della vita”. Malattie come il morbillo, la parotite e la rosolia sono gravi e possono causare, sia nei  bambini che negli adulti, gravi complicazioni, tra cui polmonite, encefalite, cecità, diarrea, infezioni dell’orecchio, sindrome da rosolia congenita (nei casi di rosolia in gravidanza) e morte. I vaccini permettono di prevenire tutte queste malattie e le conseguenze che ne derivano. Decidere di non vaccinare i bambini contro queste malattie li rende inutilmente vulnerabili.

6. Somministrare a un bambino più vaccini in unica soluzione può aumentare il rischio di effetti avversi perché sovraccarica il suo sistema immunitario. FALSO. Le evidenze scientifiche dimostrano che la somministrazione contemporanea di più vaccini non ha effetti negativi sul sistema immunitario dei bambini, esposti a diverse centinaia di sostanze estranee che quotidianamente stimolano la risposta immunitaria. La semplice alimentazione introduce nuovi antigeni nel corpo e numerosi batteri vivono nella bocca e nel naso. Un banale raffreddore o un mal di gola espongono un bambino a molti più antigeni di quanto non faccia un vaccino. Il principale vantaggio della somministrazione contemporanea di più vaccini consiste in un minor numero di prestazioni sanitarie, con conseguente risparmio di tempo e denaro, e maggiore aderenza al completamento dell’agenda delle vaccinazioni. Inoltre, una vaccinazione combinata, come morbillo-parotite-rosolia, richiede un minor numero di iniezioni.

7. L’influenza è solo una seccatura e il vaccino non è molto efficace. FALSO. L’influenza è molto più di una seccatura perché ogni anno uccide 300.000-500.000 persone in tutto il mondo. Le donne in gravidanza, i bambini piccoli, gli anziani con problemi di salute e chiunque sia affetto da patologie croniche, come l’asma o malattie cardiache, sono a maggior rischio di infezioni gravi e di morte. Vaccinare le donne in gravidanza ha il vantaggio aggiunto di proteggere anche i loro neonati (attualmente non esiste un vaccino per i bambini sotto i sei mesi). La vaccinazione, che protegge dai tre ceppi più diffusi in circolazione, è il migliore strumento per ridurre le probabilità di contrarre una grave influenza e di diffonderla agli altri. Evitando l’influenza si eliminano sia i costi diretti (terapie supplementari), sia quelli indiretti (perdita di giornate di lavoro o di scuola).

8. E’ meglio immunizzarsi grazie alla malattia piuttosto che con i vaccini. FALSO. I vaccini interagiscono con il sistema immunitario producendo una risposta simile a quella causata dall’infezione naturale, senza provocare la malattia ed evitandone i rischi e le complicanze. Al contrario, il prezzo da pagare per ottenere l’immunità attraverso l’infezione naturale potrebbe essere molto elevato: ritardo mentale da Haemophilus influenzae di tipo B, difetti di nascita da rosolia, cancro al fegato da virus dell’epatite B, o morte per morbillo.

9. I vaccini contengono mercurio che è pericoloso. FALSO. Il tiomersale, composto organico che contiene mercurio, è il conservante più utilizzato per i vaccini forniti in fiale multi-dose. Non ci sono evidenze che suggeriscono che la quantità di tiomersale usata nei vaccini costituisca un rischio per la salute.

10. I vaccini provocano l’autismo. FALSO. Lo studio del 1998 che ha paventato un possibile legame tra il vaccino morbillo-parotite-rosolia (MMR) e l’autismo è risultato essere estremamente carente, tanto da essere “ritrattato” dalla rivista che lo aveva pubblicato. Purtroppo, la sua pubblicazione ha generato un panico tale da determinare il crollo dei tassi di immunizzazione, provocando successive epidemie di queste malattie. Non ci sono evidenze di un nesso causale tra il vaccino MMR e l’autismo o disturbi autistici.

Precisazioni inequivocabilmente evidence-based… Tuttavia sarebbe opportuno che l’OMS accompagnasse sempre le proprie lodevoli iniziative dichiarando esplicitamente i propri conflitti d’interesse: perché ancora brucia il ricordo della “teoria della cospirazione” nella pandemia annunciata dell’H1N1 che ha rimpinguato le tasche dell’industria farmaceutica! (BMJ 2010;340:c2912)

 

 

Fonte: World Health Organization. What are some of the myths – and facts – about vaccination? Online Q&A, April 2013

 

  1. Affermare che il mercurio non ha ripercussioni sulla salute è semplicemente imbarazzante. Ognuna delle affermazioni dell’OMS è contestabile in base a studi altrettanto “evidence based” di quelli che le sostengono, d’altra parte è come chiedere all’oste se il vino è buono.

  2. Dovremmo smetterla con tutta questa disinformazione gratuita. Consiglio a tutti di leggere l’articolo presente sull’ultimo numero della rivista scientifica Focus (numero 252, mese di ottobre), a riguardo.

    Le vaccinazioni sono obbligatorie, anzi necessarie e indispensabili in una società civile quale si presuppone sia la nostra.

    Ogni anno le vaccinazioni salvano la vita a milioni di bambini, con rischi irrilevanti, specie se confrontati con i rischi correlati alle malattie che sono da essi prevenute. E’ assolutamente infondato il timore che i vaccini possano favorire le malattie auto immuni, anzi, semmai è il contrario!

    • Manca la bibliografia sull’ultima affermazione di Marzia (ma credo sia difficile trovarla così come quella su eventuale ruolo sull’autoimmunità, vi sono ipotesi). Nell’incertezza, resto per le campagne informative ma anche sulla scelta individuale, salvo gravissime epidemie (vere). rinaldo

  3. @ bianca: quello che lei afferma non corrisponde al vero. il tribunale di busto arsizio, contro il parere del ctu, ha ritenuto che vi fosse un nesso tra vaccino antipolio e autismo ( peraltro autentica sciocchezza) . il suo discorso , dunque, e’ infondato

  4. Il rapporto rischio beneficio ha valore statistico per popolazioni ma, salvo gravi rischi per la collettività, vitsa la non escludibilità di rari effetti colaterali individfiali, dovrebbe essere lasciata all’individuo informato la scelta se vaccinarsi o meno. Anche per l’idoneità al lavoro. l’idoneità a lavori

  5. il vaccino Sabin ha distrutto la vita di mio figlio Alberto rendendolo disabile…un dolore infinito per la nostra famiglia. E’ quasi impossibile dimostrare il nesso causale (legge 210) con il vaccino perchè hai sempre il potere forte dello Stato che nega l’evidenza dimostrata. I giudici nei tribunali non leggono le relazioni dei CTP, ma tengono in considerazione solo le bugie dei tecnici d’ufficio CTU (sempre collusi con i poteri forti)

  6. Alberto Ravaioli Rimini

    Grazie delle preziose informazioni. Le riportero in forma divulgativa su Alberto Ravaioli Medicina Online su facebook. Saluti AR

  7. Su Twitter, i messaggi critici verso i vaccini hanno un impatto maggiore rispetto ai tweet favorevoli a questi farmaci. Lo ha evidenziato uno studio della Penn State University, che ha analizzato proprio in che modo il social network influenzi la percezione degli utenti sull’affidabilità dei vaccini.

    La ricerca, condotta da Marcel Salathè e pubblicata su EPJ Data Science, mostra che le opinioni negative riscuotono maggior successo su Twitter e generano un flusso di condivisioni nettamente superiore a quello innescato da tweet favorevoli all’uso dei vaccini.