Dieci “pacchi” sotto l’albero: quale scotta di più?

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Si avvicina il Natale e, ovviamente, è tempo di regali. Purtroppo, quest’anno è anche tempo di crisi, di manovra finanziaria, di riallineamento dei conti pubblici, di sacrifici richiesti a tutti (?) i cittadini.

Tuttavia, in Italia è sempre tempo di lobbies immuni (farmacisti!), di intoccabili poteri forti, ma soprattutto di una sanità che “assorbendo” oltre il 70% dei bilanci regionali si trascina da decenni cronicità ormai integrate nel proprio DNA.

 

 

Oggi, in occasione dei tre mesi di vita del blog, ho riordinato sotto l’albero 10 “pacchi che scottano”, poco desiderati  nella “Sanità che vorrei”.  

  1. Le diseguaglianze regionali
  2. La nomina politica dei direttori generali delle aziende sanitarie
  3. Le influenze campaniliste degli amministratori locali sulle politiche sanitarie regionali
  4. Le modalità organizzative delle cure primarie, incluso il regime di convenzione
  5. La scarsa valorizzazione del capitale umano, alimentata dal potere dei sindacati
  6. La duplice modalità di finanziamento dell’assistenza ospedaliera (a prestazione vs quota capitaria)
  7. Le esigue risorse destinate alla formazione e alla ricerca
  8. L’incapacità nel misurare tutte le dimensioni della qualità assistenziale
  9. L’assenza di una strategia d’informazione dei cittadini
  10. Le influenze dell’industria farmaceutica e tecnologica

[Nino] Caro Babbo Natale, visto che la sanità italiana non riesce a scrollarsi di dosso la ruggine, potresti impegnarti tu a portare via due pacchi/anno per il prossimo lustro?

[Babbo Natale] Mah, è una richiesta insolita… io di solito porto regali, ma torno indietro con la slitta vuota.

[Nino] Infatti… non c’è migliore occasione per riempirla di pacchi scottanti che, in Lapponia, troveranno le giuste temperature per raffreddarsi.

[Babbo Natale] Ci provo, ma non ti prometto nulla: alcuni pacchi scottano talmente tanto che rischio di fondere la slitta, o addirittura il ritiro della patente!

 

  1. spero che solo poco qualcosa cambi; la mia ansia e paura è per quello che lasceremo ai nostri figli: NULLA!

  2. Caro Nino, concordo pienamente sull’esigenza di eliminare questi 10 pacchi scottanti, personalmente però mi accontenterei se babbo natale ci regalasse “solamente” una gestione politica migliore, perché temo che anche asportando i pacchi di cui sopra questi signori ne avrebbero altrettanti di ugual fattura da inserire al loro posto, ma con ogni probabilità chiedo molto più di te e quindi le speranze sono ancora minori… ed in definitiva anche dove c’è chi ci prova (vedi Obama) non è che neanche la politica da sola riuscirebbe nell’impresa di offrici una sanità migliore… ed allora forse servirebbe un’ intera umanità migliore… ma allora bisognerebbe davvero cambiare tutte le regole, e babbo natale dovrebbe dismettere i panni della coca cola e tornare al blu iniziale… chissà però se con quei panni gli rimane anche il potere ora conferitogli dalla nota multinazionale.
    Buone feste – un caro saluto Franco.

  3. Caro Nino, prima di tutto i migliori auguri di un anno ” magico” perchè se ci lascia anche la magia…. e di salute. Già i pacchi sono tanti e difficilmente scongelabili anche a temperature freezer però , se possibile, un pacchetto piccolo piccolo lo lascerei : dentro c’è : la meritocrazia. Un abbraccio grande Luca.

  4. Mi sa che se in Italia si continuerà così Babbo Natale non verrà più…

  5. anna maria resta

    questo natale è ancora più triste perchè oltre la crisi e la manovra finanziaria nuovamente ci sono inequità di trattamento purtroppo anche i ” tecnici” devono qualcosa alla politica…” e i privilegi non vengono toccati.
    Tuttavia se dovessi esprimere un desiderio direi:mi auguro che tutti i giovani che si sono impegnati e si impegnano possano realizzare i loro sogni. anna

  6. L’augurio è il miglioramento della qualità delle cure e dell’assistenza, soprattutto a livello territoriale (cure primarie)

  7. Natale per me arriva sempre troppo presto, forse perché è tempo di regali da fare, più che da ricevere. Anche se si fa fatica a percepire i doni che qualcuno continua ad offrirci, accanto a questo aspetto particolaristico ed egoistico, penso che c’è una forte spinta alla condivisione: la conoscenza è come la luce di una candela; se la trasmetti ad un altro la chiarezza nel vedere non solo non diminuisce, ma aumenta.
    Buon Natale all’autore del blog ed a tutti i “naviganti”!

  8. nicola ritrovato

    AAA… cercasi disperatamente Babbo Natale con Slitta anti incendio!!!
    Caro Nino, grazie per gli auguri e per la fiducia che cerchi di infonderci.
    Vorrei donarti per Natale una dolce poesia che ricalca un pò l’umore di noi Tutti in vista di un anno non certo facile.

    Gli insuccessi
    patiti di frequente,
    i disordini precisi
    della gente,
    l’inadeguata scelta
    di voler andare avanti,
    il desiderio spesso
    di sentirsi assai distanti.
    Le crepe fresche inchiodate
    su di un muro,
    la vita estranea di un uomo
    dall’animo puro,
    il conflitto che attanaglia
    un onesto,
    l’amore offerto dalla gente
    soprattutto se non richiesto.
    Il natale con le luci
    ad intermittenza,
    un sempre più sbiadito
    “auguri” di circostanza,
    i volti neri e sorridenti
    della povera gente,
    le donazioni per sentirsi
    un po’ più buoni di niente.
    La luce di dio
    nel grembo di Maria,
    la dolcezza di un bambino
    che recita la sua poesia,
    il cammino di tre sovrani
    bagnato di umile purezza,
    un falegname con le mani ruvide
    e un cuore colmo di saggezza.
    Il ritratto di un giorno
    uguale a tanti
    che, si colora di diverso
    agli occhi dei passanti,
    un tempo preciso dove ogni gesto,
    ogni attimo, sembra una chimera
    e intanto passa il natale,
    ma non per l’incosciente che ancora spera!
    Poesia di : Salvatore Desiato

    • Caro Nino,
      per questo Natale la speranza vera sono le voci “fuori dal coro” come il tuo blog, allora
      AVANTI TUTTA!!! e Auguri!!!

  9. Concordo al 100% e propongo visto che nella nostra tradizione facciamo l’albero di Natale mettiamo questa richiesta sotto l’albero e….che sia visibile….

  10. Posso aggiungere come pacco la difficoltà della maggior parte dei medici (in particolare dei direttori) medici ad accettare qualsiasi forma di cambiamento organizzativo?

    PS: dal numero di pacchi che ricevono a Natale i DG direi che Babbo natale più che portere via qualcosa porta qualcosa dentro i loro studi…

  11. Caro Nino, forse babbo natale non ci riuscirà ma la “storia” si. Una volta la finanza creativa riusciva a truccare i conti e a tappare i buchi qua è là senza che nessuno se ne accorgesse. Ora i conti non tornano più e farli tornare sarà sempre più difficile a meno che non si diventa tutti un po’ più virtuosi e consapevoli. E non so perchè ma da ora in avanti credo che i numeri, e non solo quelli, diventeranno un po un Karma: se cerchi di barare in breve verrai “fregato”. Forse mi sbaglio ma spero di no.

  12. Spero che Babbo Natale ascolti ….

  13. Caro Nino, come infermiera ancora super-motivata (dopo 30 anni di professione nella formazione)e convinta che “in tanti” si possa migliorare qualche cosa, mi aggiungo nella tua richiesta a babbo Natale (aggiungiamo anche a Gesù Bambino, và, …che siamo italianissimi). Se puoi sostenere anche la nostra campagna “Senza infermieri non c’è futuro”…Thanks! http://www.cnai.info/index.php?option=com_content&view=article&id=230:senza-infermieri-non-ce-futuro&catid=82:cnai-eventi

  14. Caro Nino se Babbo Natale non accetta la tua proposta si potrebbe ricorrere a qualcuno dei riti propiziatori per il benessere dell’anno nuovo…. lanciare questi pacchi dalle finestre con la speranza che si distruggano o meglio ancora, secondo altre tradizioni, bruciarli definitivamente con dei falò