Prima uscita ufficiale del neo-ministro Balduzzi…

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L’Eurostar Roma-Foggia è partito da pochi minuti destinazione San Giovanni Rotondo (lavoro e non pellegrinaggio).

Stamane, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica prima uscita ufficiale del neo-ministro della Salute Renato Balduzzi, in occasione del Convegno “Le nuove sfide del Sistema Sanitario Nazionale” promosso dall’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione.

Il convegno, di fatto, è stata l’occasione per presentare Italian Health Policy Brief, rivista trimestrale dedicata alle politiche sanitarie, nuova iniziativa editoriale di AboutPharma, organizzatore dell’evento.

Parterre d’eccezione con personalità di spicco della politica, della sanità e dell’industria: Antonio Tomassini, Ignazio Marino, Giovanni Burtone, Domenico Di Virgilio, Walter Ricciardi, Alberto Nicolucci, Enrico Garaci, Renato Lauro, Fulvio Moirano, Pierluigi Antonelli, Enrique Hausermann, Silvio Gherardi.

Ma quali sono le “Nuove sfide del Sistema Sanitario Nazionale”?

  • la nomina politica dei direttori generali delle aziende sanitarie e, a cascata, dei dirigenti di struttura complessa (Marino), che deve imporre alla politica di fare un passo indietro sulla sanità (Marino, Burtone)
  • la gestione della libera professione nel sistema sanitario pubblico (Marino)
  • la necessità di un prontuario farmaceutico nazionale (Marino), oggi stuprato e riadattato in 21 prontuari regionali/provinciali nel “rispetto delle autonomie regionali”
  • la rivalutazione del medico di famiglia, oggi ridotto a fare solo il prescrittore e non quello per cui ha studiato (Marino)
  • gli sprechi dell’assistenza ospedaliera: 6 giorni di degenza pre-operatoria in Calabria (Marino)
  • l’eterogeneità dei ticket regionali sui farmaci e test diagnostici
  • la necessità di ridefinire i rapporti tra Stato, Regioni ed enti locali, viste le diseguaglianze prodotte dall’attuazione federalista della sanità (Burtone)
  • Troppi rischi ed errori legati a problemi organizzativi e ingiustamente attribuiti ai professionisti (Burtone)
  • Impossibilità di “dare tutto a tutti” (De Virgilio), perchè richiederebbe di investire in sanità almeno il 16-18% del PIL, rispetto all’attuale 7% (circa 107 mld di euro, ai quali si agigungono circa 50 mld di euto di spesa privata)
  • La legge sul governo clinico (De Virgilio)
  • Gli scarsi investimenti sulla prevenzione, costosa, ma dal ritorno tardivo (De Virgilio)
  • La scarsa attenzione delle politiche sanitarie per il crescente fenomeno della non autosufficienza (De Virgilio)
  • La legge sugli stati vegetativi persistenti (De Virgilio)

Beh, nulla di nuovo sotto il sole: il nuovo esecutivo (tecnico) troverà le stesse sfide su cui da oltre 20 anni si sono confrontati i vari dicasteri

E il neo-ministro Balduzzi?

Ho molto apprezzato la sua conclusione, citando un documento del 1945: “Il Ministero della Salute non deve essere pletorico e accentratore, ma di stimolo e persuasore”.

Auguri di cuore Ministro Balduzzi.

P.S. Alle 13.30 andati via i politici l’aula si è svuotata: io ho ascoltato con interesse l’amico Ricciardi e poi… sono corso in stazione.