Quando l’elettrocardiogramma… non si nega a nessuno

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L’elettrocardiogramma (ECG) è un test diagnostico sempre presente nel check-up periodico dei soggetti adulti asintomatici.

Ma conosciamo realmente i potenziali benefici di sottoporci a uno screening periodico con ECG anche quando godiamo di ottima salute?

La revisione sistematica della US Preventive Service Task Force - pubblicata il 20 settembre sugli Annals of Internal Medicine – dimostra che alcune anomalie identificate all’ECG con lo screening sono predittive di futuri eventi cardiovascolari. Tuttavia, nei soggetti adulti asintomatici non si conoscono né i benefici, né le implicazioni cliniche di effettuare lo screening periodico con l’ECG, sia a riposo sia da sforzo.

Con un elegante gioco di parole, Douglas Altman sostiene che Absence of evidence is not evidence of absence: nel caso specifico nessuno ha mai dimostrato l’efficacia dello screening con ECG nei soggetti adulti asintomatici, ma in assenza di ricerca di buona qualità non possiamo escludere che sia efficace.

E allora perché lo facciamo? Perché come sostengono tanti stimati colleghi… “un ECG non si nega a nessuno”: non crea disagi, non ha effetti collaterali e costa pure poco!

Io però… preferisco non farlo, ma se mi chiedessero di partecipare a una sperimentazione clinica finalizzata a valutare l’efficacia dello screening con ECG sarei ben felice di partecipare!

Per gli addetti ai lavori, il mio commento integrale alla revisione sistematica è disponibile su Quotidiano Sanità: www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=5485

  1. giuseppe centineo

    scusatemi ma asintomatico non significa sano.Es. un BBsx , asintomatico, può essere espressione di una miocardiopatia in fase iniziale. Le canalopatie possono essere diagnosticate in occasione di screening in soggetti sani asintomatici ma ricordiamoci che spesso per questi pazienti il primo sintomo è la morte.